Baby sitter violenta un bimbo, rinviato a giudizio: “Gli abusi ogni sera da quando avevo 8 anni”
È iniziato tutto quando aveva appena 8 anni fino all'adolescenza. Poi è arrivata la denuncia nei confronti del baby sitter, G.T., oggi un trentacinquenne che lavora come dipendente al servizio anagrafico del ministero dell'Interno, rinviato a giudizio. Per sei lunghi anni il piccolo ha subito gli abusi da parte del baby sitter, dal 2011 al 2017. Le violenze si sono ripetute ogni sera in cui i genitori lo lasciavano con lui, fino a quando non ha compiuto 13 anni.
Manipolato e abusato, il piccolo non ha mai rivelato quanto subiva dal baby sitter fino a quando non se lo è trovato davanti nella palestra in cui voleva iscriversi dove il trentacinquenne aveva iniziato a lavorare come allenatore.
Il racconto delle violenze
Il giovane, temendo di tornare a vivere quanto subito in passato, ha deciso di aprirsi con i genitori, nonostante la fiducia incondizionata che avevano sempre dimostrato avere nei confronti del baby sitter. Ha raccontato loro cosa succedeva nelle sere in cui li lasciavano soli, nella loro casa al centro di Roma, per uscire. Il baby sitter, all'epoca ventiduenne, abusava di lui costringendolo a subire atti sessuali. La prima volta era successo quando aveva appena otto anni. L'incubo si era concluso quando ne aveva 13.
La denuncia e il processo
Dopo averlo notato in palestra, il giovane ha scelto di denunciarlo alle autorità. È stato ascoltato in audizione protetta, durante la quale ha ricostruito anni di abusi. L'inchiesta dei pm, come precisa il Corriere della Sera, ha offerto le conferme necessarie al suo racconto. Così il gip ha deciso per il rinvio a giudizio. "Siamo soddisfatti di questa decisione – ha spiegato l'avvocato Federico Sinagra – Ora vogliamo fare luce sull'accaduto":